Nell’immaginario collettivo l’avvocato è soggetto improntato ad alterigia, specialmente nel comportamento e nei rapporti sociali. Ebbene, l’Avv. Orazio Nicotra mai e con nessuno ha avuto atteggiamenti e rapporti che potessero in qualche modo avvicinarlo alla detta figura stereotipata di avvocato.
La sua, quasi viscerale, formazione cristiana lo ha portato a svolgere la sua attività professionale con prudenza e rispetto dell’altro, sia esso proprio cliente, sia avversario, sia magistrato, sia collega avversario. All’Avv. Orazio Nicotra, i principi della mediazione e della negoziazione assistita sono apparse delle inutili codificazioni, stante che Egli da sempre applicava tali principi ad ogni pratica sottoposta alla sua attenzione così com’era sempre volto alla transazione considerando l’azione giudiziaria ultima ed inevitabile ratio.
Mai attento al denaro e mi consta personalmente che Egli abbia anticipato (e forse mai ricompensato) somme per soggetti impossidenti o meno abbienti che non erano in grado di far fronte a pressanti richieste di creditori ovvero per coloro che non erano in grado di far fronte alle spese di giustizia e ciò prima ancora che il legislatore s’inventasse il gratuito patrocinio. Sempre vicino alle iniziative dell’AFA, sempre presente agli incontri formativi e conviviali, credente, com’era, nello spirito associazionistico e nell’importanza e valenza del “foro acese” da figlio insigne di Acireale, città che amava senza remora alcuna. Da tempo malato non rinunciava, quando le condizioni di salute glielo permettevano, ad essere presente in udienza o negli uffici.
Addio Orazio, vuoi con il tuo inseparabile berretto, serbare a noi un posto nel tuo raggiunto paradiso.

Ausilioabramo Patané

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