La Cassazione, con l'ordinanza n. 27481 del 23 ottobre 2024, ha ribadito che il cortile condominiale si presume parte comune. E per cortile si intende l'area scoperta dell'edificio che serve a dare luce ed aria agli ambienti circostanti e che piò avere anche la sola funzione di consentirvi l'accesso. Salvo che non sia data prova, mediante l'esibizione del titolo contrario, c...
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News
Nuovo evento formativo previsto per il 22 novembre 2024. Il convegno è coorganizzato dall’A.F.A., dall’U.D.E.P.E. di Catania e dal C.S.V. Etneo, col patrocinato dal Comune di Acireale e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania sulle misure alternative alla detenzione.
Cass. Civ., Ordinanza n. 27522/2024: “la delega per la firma di un avviso è valida anche senza il nome del delegato. E’ sufficiente la sua qualifica e senza indicazione della durata. Inoltre, sono ammessi anche gli ordini di servizio.”
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27522 del 23 ottobre 2024, ha stabilito che la delega per la firma di un avviso è valida anche senza il nome del delegato, è sufficiente la sua qualifica e senza indicazione della durata. Inoltre, sono ammessi anche gli ordini di servizio.
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La Suprema Corte, con la superiore de...
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Cass. Civ., Ordinanza n. 25196/2024: “l’emissione della sentenza del giudice tributario assorbe anche ogni questione relativa alla fase cautelare di sospensione dell’atto.’
La Cassazione, con l'ordinanza n. 25196 del 19 settembre 2024, ha chiarito che l'emissione della sentenza del giudice tributario assorbe anche ogni questione relativa alla fase cautelare di sospensione dell'atto. Pertanto, non viola alcun canone di legge, il giudice che emetta sentenza direttamente sul merito senza disporre, preventivamente, sulla sospensione.
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Cass. Pen., Sent. n. 35362/2024: “è legittimo il sequestro preventivo, disposto ex d.lgs. n. 231 nei confronti di una società, relativo all’illecito amministrativo derivante dal reato di reimpiego di denaro di provenienza illecita, anche se le somme sono servite per pagare il Fisco.”
La Cassazione, con la sentenza n. 35362 del 20 settembre 2024, ha stabilito che è legittimo il sequestro preventivo, disposto ex d.lgs. n. 231 nei confronti di una società, relativo all'illecito amministrativo derivante dal reato di reimpiego di denaro di provenienza illecita, anche se le somme sono servite per pagare il Fisco.
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